Autore: Elisabetta Bolondi
Area tematica: Cinema - Codice dell'autore: elisa
Il falsario
inviato il: 09/02/2008
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Il falsario, dell'austriaco Stefan Ruzowitzky, è un film duro, austero, senza nessuna concessione agli spettatori, che sono chiamati a prendere posizione per l'uno o per l'altro dei protagonisti. Siamo nella Berlino del 36, ed un abilissimo falsario ebreo, Salomon Sorowitsch, viene arrestato dalla polizia per aver falsificato documenti e dollari. Anni dopo, internato a Mauthausen, viene trasferito insieme ad altri ebrei nel lager di Sachenhausen dove il comandante nazista, che un tempo lo aveva arrestato, mette su una squadra specialissima di falsari che dovranno inondare l'Europa di false sterline e falsi dollari. Il contrasto tra chi vuole sopravvivere collaborando con il reich nazista e chi vuole boicottare tale operazione è condotta con grande capacità narrativa e con una resa cinematografica eccellente. Ottima l'interpretazione degli attori tutti, in modo particolare Karl Markovics, il cui volto apparentemente inespressivo si colora a tratti di un dolore espresso in modo efficace, senza retorica. Molte analogie con lo scomparso protagonista dell'ottimo Le vite degli altri, campione d'incassi della scorsa stagione cinematografica.Ancora una volta in un paese di lingua tedesca, l'Austria, si ha il coraggio di fare un film onesto, senza rimozioni, e di affrontare le responsabilità storiche del nazismo senza sconti, con rigore.

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